La Camera Pulita è un laboratorio della Sezione di Perugia dell' INFN, sviluppato in collaborazione con il Dipartimento. È composta da due unità adiacenti: la camera pulita "A" e la camera pulita "B", collegate fra di loro tramite una porta automatica. Questa configurazione permette di operare alle due unità sia in maniera indipendente (diverse impostazioni di temperatura ed umidità), sia come un ambiente unico, a seconda delle esigenze specifiche. CAMERA PULITA "A" CAMERA PULITA "B" Classe di purezza: ISO 4 (FED 209D M 5,5) ISO 2 (FED 209D M 3,5) Intervallo di temperatura: ± 1°C ± 1°C Intervallo di umidità: ± 5% ± 5% Flusso laminare: M 3,5 n° 4-dim 120x60 cm M 3,5 n° 1-dim 200x60 cm CleanRoom foto1 CleanRoom foto2 Attrezzature principali Bilancia Bonding Delvotec Camalot Cappa Gantry Forno Kulicke Soffa Ladder Microscopi Mitutoyo BHN506 Mitutoyo 776 PA 200 Sigillatrice vuoto Silicon Survey Stazione test Kapton Strumenti Keithley Vasca ultrasuoni Documentazione (Norme generali) Autorizzazione 675.96 Vers.1 Dichiarazione Sicurezza Norme comportamentali Camera Bianca o Pulita Norme di sicurezza e comportamentali Camera Bianca Note L'esperienza per la progettazione, realizzazione e gestione della Camera Pulita dell' INFN presso il Dipartimento di Fisica è stata fondamentale per la realizzazione del Laboratorio SERMS di Terni.
2) Qualifica spaziale SERMS
Il laboratorio SERMS nasce alla fine degli anni ’90 come facility per l’assemblaggio e qualifica spaziale di strumentazione destinata ad operare nello spazio. La struttura è condivisa sin dai suoi inizi tra Università di Perugia ed Istituto Nazionale di Fisica Nucleare. Un accordo di ricerca congiunta vede partecipare anche la SERMS s.r.l., società privata nata come spinoff dell’università di Perugia ed attualmente parte dell’Umbra Group. Il laboratorio si compone di due diverse sezioni dedicate ad attività complementari e situate in diversi edifici. La prima sezione, il SERMS-OALAB, è una camera pulita ISO7 con superficie di ≈ 30 m2 e dedicata a est ed assemblaggi su dispositivi a semiconduttore. Grazie al progetto di Dipartimento di Eccellenza, è previsto entro il 2024 il raddoppio della superficie di camera pulita per poter accogliere l’assemblaggio di strumentazione di grandi dimensioni.
Figura 1- SERMS-OALAB: Rivelatori al silicio assemblati su una porzione della struttura meccanica del nuovo piano di tracciatore dell’esperimento AMS-02
La seconda sezione, il SERMS-Spazio, è dedicata all’integrazione e test di strumentazione per attività spaziali. Si sviluppa su una superficie di ≈ 500 m2 di un ex capannone industriale, ed in questo ambiente sono state ricavate delle aree specifiche per l’integrazione di strumentazione, la sua qualifica ambientale e meccanica. Nell’area integrazione e test ambientali sono presenti due camere pulite (classe ISO7 ed ISO8) su cui si apre un simulatore spaziale cilindrico, di 2 m di diametro x 2 m di lunghezza, con cui effettuare test termici in condizioni di vuoto. Test termici a pressione ambiente sono possibili grazie a due camere climatiche a basso ed altro gradiente, e test di depressurizzazione possono essere effettuati in un simulatore aeronautico.
Figura 2 Corpo del Simulatore Spaziale all'interno della camera pulita.
Figura 3 Il piano assemblato al SERMS-OALAB ricoperto di uno strato di isolamento e pronto per essere testato nel simulatore spaziale
Nell’area dei test meccanici, due shaker elettrodinamici sono accoppiati ad una tavola vibrante (2x2 m2) con base stabilizzante integrata nel terreno e permettono di simulare le vibrazioni al lancio di payload spaziali. L’effetto dello shock al lancio è anche simulabile grazie ad una macchina di pyroshock.
Figura 4 Visione d'insieme del laboratorio, sulla sinistra in basso le camere pulite ed in alto spazio uffici. Nella zona centrale uno shaker elettrodinamico
Figura 5 Test di vibrazione del tracciatore con in primo piano il corpo dello shaker.
3) Fisica adronica - NA62/LHCb
Il laboratorio di ricerca NA62/LHCb è dedicato allo sviluppo e test di strumentazione per i rivelatori dei due esperimenti. Entrambi gli esperimenti si occupano di Fisica del Flavour e il nostro gruppo di ricerca è impegnato principalmente nelle attività legate ai rivelatori RICH (Ring Imaging Cherekov counter), di cui entrambi gli esperimenti fanno uso, e alla relativa elettronica di lettura associata.
In passato sono stati testati diversi tipi di fotomoltiplicatori (PM), al fine di individuare quello più adeguato alle esigenze del RICH di NA62. La scelta è ricaduta sui PM Hamamatsu R7400-U03, attualmente installati.
Recentemente le attività sono state focalizzate agli sviluppi per l’upgrade dei RICH di LHCb. E’ stato progettato e realizzato il Light Leak Detector (LLD), un rivelatore preposto alla rivelazione di luce di fondo, utilizzato anche come sistema di sicurezza. Nel 2023 è iniziato anche un lavoro su un nuovo sistema di calibrazione per i sensori del RICH di LHCb che fa uso di fotoni diffusi (Rayleigh scattering).
Queste attività sono rese possibili grazie alle attrezzature presenti in laboratorio, fra cui si può citare, oltre alla strumentazione standard,
- un Laser (Laser PicoQuant Taiko PDL M1 + head l = 405 nm (50 ps FWHM)) - un oscilloscopio (Tektronix Mso64b 4 channels (4 GHz bandwidth)).
In parallelo, si stanno sviluppando nuovi moduli di elettronica di lettura, come, per esempio, il TIA (transimpedance amplifier) da usare nella catena di readout.
4) Semiconduttori
Il laboratorio Semiconduttori è una struttura del Dipartimento di Fisica e Geologia e INFN Perugia in cui vengono effettuati misure di prestazioni e di verifica di diversi tipi di rivelatori a semiconduttore, in particolare Silicio, per la misura sia di particelle cariche che di fotoni. Il laboratorio è equipaggiato con strumentazione avanzata - alimentatori con controllo remoto, alimentatori tensione-corrente ad alta risoluzione, oscilloscopio ad alta banda, multimetri e diversi sistemi di acquisizione dati basati su FPGA. L’equipaggiamento principale per lo studio delle prestazioni dei rivelatori è un sistema laser impulsato con cui è possibile generare impulsi di luce di brevissima durata (qualche centinaio di picosecondi) e ottima ripetibilità cosi da poter verificare le prestazioni dei rivelatori sia in termini di ampiezza del segnale (relativa a misure di particelle cariche di diverso Z) che in termini di risoluzione temporale (relativa a misure di fotoni, ad esempio Silicon PhotoMultiplier o SiPM).
5) D3 -Powering, Rilevatori e Calorimetria
6) Laboratori Virgo
7) ICT e Data Science
Il servizio di Calcolo scientifico del Dipartimento di Fisica e Geologia è stato sviluppato negli anni in stretta collaborazione con la sezione INFN di Perugia. Il sistema viene utilizzato principalmente per attività di calcolo legate alle esigenze dei gruppi di ricerca locale.
Il sistema e' basato su Ceph per quanto riguarda lo storage e OpenStack per gestire le risorse virtuali. Ulteriori dettagli e le istruzioni di utilizzo possono essere viste nelle pagine dedicate
8) Astrofisica
Al piano terra dell’edificio di Fisica di via A. Pascoli è ospitato il laboratorio di Astrofisica, questo spazio offre aree di lavoro per R&D e manutenzione della strumentazione istallata o da istallare sia presso gli osservatori del dipartimento che per progetti “esterni” di astrofisica delle alte energie come ASTRI, CTA e IMT.
Nel laboratorio vengono sviluppati i software per la gestione da remoto dei telescopi di Bonfigli e Coloti, e si procede all’acquisizione e all’analisi dati delle osservazioni svolte. Da sottolineare l’importanza formativa di quest’area per la formazione di laureandi e dottorandi che qui svolgono una parte importante delle attività di ricerca delle loro tesi e dei loro tirocini.
Inoltre, il laboratorio ospita i telescopi Small IRAIT e MAEDE che vengono utilizzati (con stazionamento libero) per attività di divulgazione.
9) Osservatori astronomici Bonfigli e Coloti
Il dipartimento di Fisica e Geologia è dotato di 2 stazioni astronomiche, una a Perugia nella zona universitaria di via Bonfigli e l’altra ospitata nella strutturain concessione d’uso gratuito dalla Regione Umbria (Convenzione Repertorio Regionale n. 6132 del 2017) di borgo di Coloti, nell’alta valle del Carpina.
L’osservatorio di via Bonfigli ospita un telescopio newtoniano da 40 cm robotizzato costruito per monitoring di blazar e AGN, costruito ne 1986. La cupola di Coloti ospita invece un telescopio rifrattore con lo specchio primario da 80 cm, completato nei primi anni 2000 come prototipo del telescopio IMT (Infrared Maffei Telescope), installato in Antartide a Dome C per osservazioni astronomiche nell’infrarosso. Entrambi gli osservatori sono dotati di sale e officine, predisposte per effettuare attività di ricerca e divulgazione.
Grazie ai finanziamenti ottenuti con il progetto super-C (Dipartimento di eccellenza), di ricerca di base del dipartimento e all’impegno congiunto del Dipartimento di FisGeo e della sezione INFN di Perugia è attualmente in corso un processo di ammodernamento delle strutture per rendere i 2 osservatori pienamente operativi per l’attività scientifica ed iniziare un programma di monitoraggio di sorgenti variabili e di follow-up sulla base di allerte multifrequenza e multimessaggero, per la ricerca di possibili controparti ottiche di sorgenti variabili o transienti quali nuclei galattici attivi e gramma-ray burst.
Il progetto vede la dotazione del telescopio di Coloti di una camera CCD e di uno spettrografo e la ri-alluminatura dello specchio (operazione attualmente in corso) per ottimizzare le prestazioni dello strumento per le osservazioni alle lunghezze d’onda del visibile. Si sta inoltre lavorando ad un nuovo sistema di robotizzazione di entrambi i telescopi che prevedono un aggiornamento completo delle dotazioni hardware e software degli strumenti.
10) Microscopia AFM/MFM
Il laboratorio è dotato di un microscopio a scansione (di sonda o di testa) che può essere utilizzato come Atomic Force Microscope per visualizzare la morfologia di campioni, con risuluzione nanometrica, oppure come Magnetic Force Microscope, con risoluzione submicrometrica, per visualizzare la configurazione dei domini magnetici in campioni ferromagnetici. Il microscopio è supportato da un banco ottico antivibrante e da un sistema di controllo elettronico e acquisizione dati. Il Microscopio a forza atomica AFM Solver PRO della NT-MDT consente di effettuare misure sia in aria che in liquido, in modalità contatto e dinamica (tapping). Il microscopio permette di studiare la topografia superficiale di un materiale e la morfologia di campioni biologici con risoluzione nanometrica. Lo strumento permette anche di effettuare misure di microscopia a forza magnetica.
Scannning range in aria 3μm x3 μm range verticale 1.3 μm 50 μm x50 μm range verticale 3 μm Scanning range in liquido 50 µm x50 µm range verticale 5 µm
11) Magnetismo e Nanostrutture
Nel laboratorio è presente un banco ottico per misure di Effetto Kerr Magnetoottico in diverse configurazioni, per indagine delle curve di magnetizzazione di film sottili e nanostrutture magnetiche. Il banco è completo di elettromagnete, sorgente laser, polarizzatori a cristallo, modulatore photoelastico, fotodiodo di rivelazione e sistema di amplificazione lockin, oltre alla scheda di acquisizione dati ed al computer di controllo. Nel laboratorio sono anche presenti due workstation con scheda grafica GPU di ultima generazione, dedicate alla simulazione delle proprietà del comportamento di nanostrutture magnetiche attraverso simulazioni micromagnetiche.
12) Spettroscopia Brillouin da onde spin
Il laboratorio di Spettroscopia Brillouin da onde di spin è dotato di due banchi ottici antivibranti completi di sorgenti laser, fotodiodi ad alta sensibilità, spettrometri basati su interferometro di Fabry-Perot, elettromagneti per campi magnetici fino a 2 Tesla. Uno dei banchi ha anche a disposizione un sistema di microscopia ottica e di movimentazione del campione con risoluzione nanometrica. Sono inoltre disponibili un alimentatore a microonde ed un analizzatore di spettro fino a 30 GHz per la parte di eccitazione e rivelazione delle onde di spin.
13) Microscopia Elettronica SEM
Lo strumento "Field Emission SEM" fa parte del laboratorio "LUNA" (Laboratorio Universitario di NAnomateriali). Quest' ultimo è costituito da gruppi di ricerca dei seguenti dipartimenti dell' Università degli Studi di Perugia:
Il microscopio FE-SEM è stato acquistato con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia Contatti L'uso di questo microscopio, per gruppi ed aziende interessate, è disponibile su richiesta contattando:
Il laboratorio di Fisica delle Superfici comprende due sistemi di crescita e caratterizzazione di film sottili e multistrati in ultra alto vuoto, dotati di evaporatori per la deposizione e numerose tecniche di analisy disponibili in-situ, come diffrazione di elettroni di bassa e di alta energia per lo studio della struttura dai campioni, analisy chimica attraverso tecnica Auger o XPS, spettroscopia di fotoemissine diretta e inversa, possibilità di sputtering mediante bombardamento ionico e annealing fino a oltre 1000 gradi centigradi.
15) Scattering Fotoni X
Il laboratorio è dotato di strumentazione per scattering di raggi X, tecnica che permette la caratterizzazione dei materiali su scala atomica. Nel laboratorio sono installati quattro generatori di raggi X che producono i fasci di ingresso per i diffrattometri dedicati allo studio di una vasta gamma di materiali, dai solidi cristallini alle biomolecole, in condizioni di temperatura (10 K min) e campi magnetici esterni (1 T max) al campione, variabili. Gli strumenti, progettati per garantire la massima flessibilità di impiego, possono lavorare su fasci monocromatici di lunghezza d’onda variabile da 0.2 A a 2.2 A (anodi di W, Ag, Mo, Cu, Co, Fe e Cr) e impiegare rivelatori standard (NaI, multidetector a gas, etc.) o diodi PIN ad alta risoluzione (< 50 eV) utilizzati anche per misure di fluorescenza in parallelo alla diffrazione. Il laboratorio è anche utilizzato per la progettazione e lo sviluppo di sample-environment e componentistica innovativa (monocromatori, collimatori, specchi, rivelatori, etc.) per spettrometri da installare presso le sorgenti internazionali di luce di sincrotrone (ESRF, ELETTRA), di neutroni (ILL, ISIS, ESS), Free Electron Lasers (FERMI) e laser/FEL (NFFA@Elettra-FERMI). Attualmente sono attive diverse collaborazioni internazionali, principalmente nel contesto delle Analytical Facilities di ESFRI. Tra i progetti in atto si segnalano T-REX@ESS (Collaborazione IT-DE; installazione presso ESS-SE) e TR-OS/RAMAN (Collaborazione UNIPG, UNIMI, UNIROMA1, UNITS, ELETTRA, INFN; installazione presso NFFA@Elettra-FERMI).
16) Fotometria
17) Laboratorio di Microspettroscopia Brillouin-Raman
18) DNA e Biomolecole
Il Laboratorio è dedicato alla preparazione e allo studio di materiali soffici composti da biomolecole quali ad esempio DNA e proteine. Una preparazione adeguata ed una prima caratterizzazione dei campioni sono fondamentali per l’accesso alle grandi strutture di ricerca internazionali quali sincrotroni e reattori nucleari con le quali i ricercatori del Laboratorio collaborano. Tali esperimenti sono necessari per ottenere informazioni riguardo la struttura e la dinamica di sistemi complessi, non accessibili attraverso le tecniche standard. Per quanto riguarda la preparazione dei campioni, il Laboratorio è dotato di tutto il materiale consumabile necessario per maneggiare campioni di natura biologica e di strumentazione analitica: una bilancia digitale con precisione al decimo di milligrammo, una bilancia termogravimetrica, una centrifuga da eppendorf e tre essiccatori con pompa da vuoto per la liofilizzazione dei campioni. Per lo studio foto-fisico e conformazionale delle molecole in esame il Laboratorio è dotato di uno spettrofotometro UV-Visibile (Jasco V-570) e di uno spettropolarimetro (JASCO-810). Entrambi acquisiscono spettri in un intervallo spettrale che va da circa 190 nm a 900 nm e sono provvisti di controllo della temperatura con la capacità di raggiungere 100°C. Le misure vengono analizzate attraverso software specifici per l’analisi dei dati spettroscopici. Le misure di spettroscopia di Dicroismo Circolare (CD) effettuate con lo spettropolarimetro sono di gran lunga lo strumento più comunemente utilizzato per la caratterizzazione di molecole chirali. Con queste è possibile sondare in modo rapido la struttura secondaria e le proprietà di ripiegamento delle proteine e degli acidi nucleici, comprese strutture di DNA e RNA non canoniche. La spettroscopia CD e di assorbimento UV-Visibile consentono di effettuare studi cinetici e termodinamici, nonché di determinare costanti di affinità per quantificare l’interazione tra biomolecole e ligandi, come ad esempio farmaci.
19) Fisica Medica
Il Laboratorio di Fisica Medica del dipartimento è un ambiente di ricerca e sperimentazione specializzato nella fisica applicata alla medicina, fornendo una varietà di strumentazioni e risorse avanzate. Tra queste, sorgenti radioisotopiche a bassa emissione come 241 Americio(), 207 Bismuto (e,) , 14Carbonio (e-), 137Cesio(), 60Cobalto(), 55Ferro(), 22Sodio(e+), 90Stronzio/ 90Yttrio(e-) sono impiegate per la caratterizzazione di rivelatori innovativi. Il laboratorio dispone inoltre di tubi a raggi X di varie specifiche, tra cui modelli Newton Scientific (50 kV, 200 mA), AMPTEK (50 kV, 200 mA), e Pantak SEIFERT (200 kV, 10 mA), che consentono di replicare condizioni cliniche per testare dispositivi sviluppati per applicazioni mediche, sia con fascio diretto che in trasmissione o fluorescenza X. All'interno del laboratorio sono disponibili 6 postazioni di lavoro, che supportano la conduzione di diversi progetti in parallelo. Una camera climatica, che permette test su Device Under Test (DUT) in un intervallo termico da -40°C a 70°C, facilita esperimenti in condizioni ambientali diversificate. Attualmente, è in corso di certificazione una nuova camera di misura, con un volume più che doppio rispetto alla camera climatica esistente, per ampliare le possibilità di test su volumi maggiori. Il laboratorio si distingue per la realizzazione di fantocci e la gestione di movimenti precisi per spostamenti e rotazioni. Al centro delle sue attività c'è lo sviluppo integrato di elettronica di front-end, hardware e software per l'acquisizione di dati ad alta velocità. Questa sinergia è fondamentale per la rilevazione di segnali di piccola ampiezza come quelli bioelettrici e rappresenta un elemento chiave nell'avanzamento della ricerca nel settore medico. Con la gestione simultanea di diversi progetti di ricerca, il Laboratorio di Fisica Medica gioca un ruolo cruciale nel supporto allo sviluppo di tecnologie e applicazioni innovative nel campo medico.
20) Sistemi e Dispositivi attivati dal rumore
Nel laboratorio "Sistemi e Dispositivi attivati dal rumore" si esplora l’applicazione della fisica della materia al campo del rumore termico e vibrazionale. Le attività spaziano dalla modellazione stocastica di sistemi non lineari alle misure di rumore termico, con l'obiettivo di sviluppare nuove tecnologie e progettare dispositivi per sistemi integrati e di comunicazione. I ricercatori coinvolti si occupano dello studio e della caratterizzazione di nano- e micro-dispositivi per la sensoristica avanzata, sviluppando tecniche innovative per la misura e l'analisi del rumore in sistemi miniaturizzati. Altri ambiti di ricerca riguardano la progettazione di sensori per applicazioni all’Internet delle cose, sfruttando le proprietà uniche di materiali elettro-attivi a scala nanometrica, e l'esplorazione dei limiti fondamentali nella dissipazione di energia per la progettazione di sistemi energeticamente efficienti.
21) Fisica del Rumore e Energy Harvesting
Il laboratorio di Fisica del Rumore e Energy Harvesting è uno spazio dedicato alla ricerca interdisciplinare che combina principi della fisica del rumore e tecniche di energy harvesting. Situato in un ambiente controllato, il laboratorio è attrezzato con strumentazioni sofisticate per misurare e analizzare le sorgenti di rumore in diversi contesti. I ricercatori che lavorano all'interno del laboratorio studiano anche le potenzialità del rumore applicato all'energy harvesting, cioè la conversione dell'energia ambientale in energia elettrica, principalmente attraverso processi piezoelettrici ed elettrostatici. Le ricerche si concentrano sulla progettazione di sistemi efficienti e sostenibili per la raccolta di energia da fonti vibrazionali. I risultati del laboratorio hanno applicazioni pratiche in settori come l'Internet delle cose (IoT), la sensoristica ambientale e la tecnologia indossabile, contribuendo allo sviluppo di soluzioni energetiche innovative e sostenibili.
22) Micro e Nanotecnologia per l'Energia
Questo laboratorio è dedicato alla sintesi, studio e caratterizzazione di materiali e dispositivi applicati alla raccolta, trasformazione e produzione di energia alle piccole scale. In particolare, riguardo lo studio di materiali, la ricerca si focalizza sulla sintesi e caratterizzazione di materiali nanostrutturati piezoelettrici ed elettrostatici per applicazioni di energy harvesting; materiali smart per la realizzazione di sensori smart auto-alimentati ed infine materiali per la catalisi per la produzione di idrogeno e carbon-neutral fuels. Le tecniche utilizzate comprendono la sintesi chimica e sono-chimica, l’elettro-spinning, lo spin-coating e l’additive manufacturing. Inoltre, nel laboratorio si sviluppano micro e nano generatori realizzati tramite litgrafia e tecniche di stampa 3D FDM, SLA e PAM. La caratterizzazione di harvesters vibrazionali viene svolta tramite una facility comprendente shakers, schede di acquisizione (DAQ), generatori ed analizzatori di segnale. Il laboratorio lavora in sinergia con il c-lab del progetto NANOFAB in fase di realizzazione, il quale disporrà di macchine per la litografia UV ed elettronica (e-beam), Reactive-Ion-Etching (RIE) ed infine una macchina per il Plasma-Enhanced Chemical-Vapor-Deposition (PE-CVD) per la fabbricazione di micro e nano strutture (NEMS, MEMS) grazie al finanziamento del Fondo Ricerca di Ateneo, edizioni 2021 e 2022.
Il Corso di Studio, insieme al Dipartimento di Fisica e Geologia, promuove attività di tirocinio sia in Italia che all'estero e dà supporto agli studenti nella ricerca di stage e tirocini presso aziende ed enti pubblici o privati, presso i quali possano svolgere un’attività che può costituire, eventualmente, argomento per la realizzazione della prova finale.
La mobilità internazionale degli studenti si potrà inoltre attuare attraverso progetti Erasmus, Erasmus Plus ed Erasmus Placement, nel cui ambito sono in essere convenzioni per la mobilità internazionale attivate con diversi Atenei stranieri. Il Dipartimento fornisce supporto agli studenti che desiderano svolgere un periodo all'estero con progetti Erasmus attraverso una commissione appositamente designata, coordinata dal Prof. Andrea Orecchini. I programmi Erasmus consentiranno di ottenere il riconoscimento dei crediti per gli esami sostenuti all'estero e dei periodi di tirocinio, purché preventivamente concordato con il coordinatore Erasmus.
CORSI DI LAUREA (TRIENNALE E MAGISTRALE) IN FISICA
Il Comitato di Indirizzo dei Corsi di Laurea di Fisica (Laurea triennale e Laurea Magistrale), è un organo consultivo, composto da rappresentanti del mondo accademico, Centri di ricerca, Enti/Aziende, che si prefigge di garantire un raccordo permanente tra i Corsi di Laurea e la realtà economica e produttiva. Il compito del Comitato consiste nel formulare proposte in merito alle attività formative condotte all'interno dei vari percorsi didattici, per la configurazione ottimale dei profili professionali ai quali gli stessi Corsi di Laurea sono finalizzati.
COMPOSIZIONE DEL COMITATO DI INDIRIZZO
DOCENTI
Prof. Gianluca Grignani, Coordinatore dei CdS di Fisica Prof. Andrea Orecchini, membro del comitato di coordinamento dei CdS di Fisica Prof.ssa Marta Orselli, membro del comitato di coordinamento dei CdS di Fisica Prof. Simone Pacetti, membro del comitato di coordinamento e responsabile della qualità dei CdS di Fisica Prof. Alessandro Rossi, membro del comitato di coordinamento dei CdS di Fisica Prof. Alessandro Paciaroni, Coordinatore del Corso di Dottorato in Fisica di UniPG Prof. Luca Gammaitoni, Referente Scientifico del progetto Vitality, ecosistema d’innovazione
PERSONALE TECNICO AMMINISTRATIVO
Dottoressa Elisabetta Brunetti – Responsabile Segreteria Didattica del Dipartimento Signora Cinzia Baldella - Segreteria Didattica del Dipartimento
COMPONENTI ESTERNI
Dottoressa Patrizia Cenci, Direttore della Sezione INFN di Perugia
Dottor Gianluca Gubbiotti, Responsabile Sede di Perugia del CNR-IOM
Dottoressa Lucia Di Masso, Amministratrice Delegata, SERMS srl
Dottor Andrea Marini, Ricercatore e Data Scientist, Idea-Re srl
La preparazione della prova finale avviene con la supervisione di un docente titolare di insegnamenti nel Corso di Laurea che assume la funzione di Relatore. Può essere Relatore un professore o ricercatore di ruolo o a tempo determinato, nonché un docente a contratto purché il provvedimento di nomina sia adottato dal Corso di Laurea entro la vigenza del relativo contratto. Il Relatore può designare un correlatore in riferimento ad aspetti particolari del lavoro di tesi, scelto tra docenti universitari (anche afferenti ad altri istituti di alta formazione italiani o stranieri) o esperti esterni di documentata competenza (liberi professionisti, dipendenti di enti di ricerca, dipendenti di amministrazioni pubbliche, dipendenti di aziende private).
Lo studente può scegliere l’argomento di tesi riempiendo un apposito modulo (link al modulo), presente nella pagina web del corso, controfirmato dal relatore, quando abbia conseguito almeno 120 CFU. Sessioni di Laurea a.a. 2023/2024.
Commissione esaminatrice:
La commissione esaminatrice è composta da sette membri, professori e ricercatori dell’Università degli Studi di Perugia e docenti titolari di insegnamenti nel Corso di Laurea. Possono partecipare alla discussione della prova finale cultori della materia o esperti qualificati senza diritto di voto. Il Rettore nomina la Commissione per la discussione della prova finale e il relativo Presidente, su proposta del Consiglio di Corso di Laurea.
Elaborato di tesi:
La prova finale consiste nella scrittura di un elaborato di tesi di carattere tecnico-scientifico che, a scelta del candidato, può essere anche in lingua inglese, e nella sua presentazione orale alla commissione esaminatrice in una seduta pubblica.
L’elaborato di tesi deve essere frutto di un lavoro personale ed originale, di carattere sperimentale o compilativo, di approfondimento di uno o più argomenti trattati in una o più materie del piano di studi seguito e che quindi può anche avere carattere interdisciplinare.
Presentazione e discussione:
La prova finale si conclude con l’esposizione e discussione in seduta pubblica di un elaborato multimediale che illustra il contenuto dell’elaborato di tesi. L’esposizione è sostenuta dal candidato nelle apposite sessioni previste nel calendario dell'anno accademico. Al termine della presentazione, la Commissione decide a porte chiuse la votazione finale in centodecimi, con eventuale lode.
Punteggi e criteri di attribuzione del voto finale:
Il punteggio finale viene assegnato tenendo conto del curriculum dello studente e della prova finale come segue:
- la votazione di ammissione all'esame di laurea viene calcolata come media pesata dei voti in trentesimi conseguiti negli esami di profitto, con pesi i CFU dei diversi insegnamenti, convertita in centodecimi e arrotondata all'intero più vicino;
- a seguito della prova finale, la votazione di ammissione può essere incrementata fino a un massino di 7 centodecimi dalla commissione esaminatrice;
- se il voto complessivo è uguale o maggiore di 110/110, la Commissione, all'unanimità, può assegnare la lode; come indicazione generale non vincolante, di norma l’assegnazione della lode viene considerata congrua per un punteggio totale che sia maggiore o uguale a 114/110.
- la prova finale per il conseguimento del titolo accademico si intende superata se la votazione ottenuta è pari o superiore a 66/110; se tale soglia non viene raggiunta il candidato dovrà ripetere la prova finale nelle successive sessioni di laurea previste dal calendario.
Lista di argomenti di tesi:
Ogni anno il Consiglio di Corso di Laurea organizza almeno una giornata di orientamento rivolto in particolare agli studenti del terzo anno dove i docenti del Corso di Laurea illustrano gli argomenti che possono essere oggetto di lavori di tesi mediante brevi seminari. La lista delle tesi disponibili è riportata qui di seguito.
Titolo / Docente Referente:
Titolo: Valutazione della stabilità del film lacrimale in lenti a contatto morbide giornaliere e relativo comfort soggettivo
Docente Referente: Prof. Stefano Loré
Tesi sperimentale
Titolo: LAC morbide monouso per il rallentamento della progressione miopica: confronto dell’acuità visiva, RMS e SR tra Misight e Bloom
Docente Referente: Prof. Stefano Loré
Tesi compilativa
Titolo: Stato dell’arte sulla correzione dell’afachia in età infantile
Docente Referente: Prof. Stefano Loré
Tesi compilativa
Titolo: Nuove prospettive correttive in ipovisione
Docente Referente: Prof. Stefano Loré
Tesi compilativa
Titolo: Spettroscopia Brillouin per lo studio dei fononi acustici nei solidi
Docente Referente: Prof. Giovanni Carlotti
Tesi sperimentale
Titolo: Evoluzione delle sorgenti ottiche basate sui diodi emettitori di luce (LED)
Docente Referente: Prof. Giovanni Carlotti
Tesi compilativa
Titolo: Confronto tra tecniche di microscopia ottica per la caratterizzazione di campioni biologici
Docente Referente: Prof. Maurizio Mattarelli
Tesi sperimentale
Titolo: Le tecniche di microscopia a contrasto di fase nella ricerca biomedicale
Docente Referente: Prof. Maurizio Mattarelli
Tesi compilativa
Titolo: Possibilità applicative su cornee irregolari
Docente Referente: Prof. Pier Luigi Camiciottoli
Tesi sperimentale
Titolo: Utilizzo della correzione prismatica nei casi di diplopia
Docente Referente: Prof. Pier Luigi Camiciottoli
Tesi sperimentale
Titolo: Importanza della valutazione delle forie e della visione binoculare nell’ambito della correzione destinata ad una visione ravvicinata prolungata
Docente Referente: Prof. Pier Luigi Camiciottoli
Tesi compilativa
Titolo: Drop out: come ridurre le criticità nell’uso delle lenti a contatto
Docente Referente: Prof. Pier Luigi Camiciottoli
Tesi compilativa
Titolo: Effetto Kerr magnetoottico per la rivelazione dei cicli di isteresi di film sottili e nanostrutture
Docente Referente: Prof. Giovanni Carlotti
Tesi sperimentale
Titolo: Ottica dei sistemi per endoscopia utilizzati nella pratica medica
Docente Referente: Prof. Giovanni Carlotti
Tesi sperimentale
Titolo: Principi di funzionamento ed evoluzione dei sistemi LASER
Docente Referente: Prof. Giovanni Carlotti
Tesi compilativa
Titolo: Controllo della progressione miopica: personalizzare le montature per ottimizzare il confort e l'effetto correttivo desiderato
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